Biblioteca

Fondi e Doni

Il Centro Studi Giuseppe Gioachino Belli fu fondato il 15 dicembre del 1994 ed è ora presieduto dal Prof. Marcello Teodonio; il fondo librario del Centro fu trasferito presso l’Istituto Nazionale di Studi Romani come datio in solutum il 28 settembre 2009. Composto di circa 1.000 volumi, tale fondo si caratterizza per il suo contenuto specialistico: comprende volumi inerenti Roma nelle arti figurative, nella letteratura e nella storia; volumi in lingua dialettale, romanesca e non, classica e contemporanea; volumi di arte e archeologia.

Partendo da un dettagliato inventario topografico dei volumi, il fondo è stato collocato in una sala dell’Istituto destinata ad accogliere i volumi di carattere dialettologico. Un iniziale lavoro di riordino, preparatorio e necessario alla fase di catalogazione on line, è stato svolto dai ragazzi dell’Alternanza Scuola Lavoro nel rispetto delle normative di tutela dei ragazzi, sotto diretto tutoraggio del personale competente presente in sede. Con l’occasione si sono svolti incontri con alcuni dei componenti il Centro Studi, in primis i Presidente, che hanno presentato la vita e l’opera di Belli ai giovani.

La Biblioteca dell’Istituto, grazie ai contributi erogati nel 2018 e nel 2019 dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali ai sensi della circolare n. 138 del 6 febbraio 2002, ne ha iniziato e ne sta proseguendo il lavoro di catalogazione informatizzata, all’interno del Servizio Bibliotecario Nazionale (SBN) – Polo RML, con lo scopo di tutelare e valorizzare il patrimonio dialettologico romano e di renderlo fruibile ad un numero sempre più ampio di studiosi.

A questo scopo abbiamo deciso di mettere a disposizione dei nostri utenti l’inventario del materiale librario finora catalogato online, con la certezza di fornire un utile strumento di ricerca e nella prospettiva di poter toccare con mano e consultare di persona i preziosi volumi del Fondo Belli presso i locali della nostra Biblioteca, non appena l’attuale situazione di emergenza lo consentirà.

Il lavoro di catalogazione informatizzata è in corso di completamento in attesa degli esiti dell’ultima richiesta di contributo.


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relativo ai volumi inseriti nel
Servizio Bibliotecario Nazionale (SBN)
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Luigi Badaloni nasce nel 1917, a Roma da una famiglia di lunga tradizione romana. Sposa però una civitavecchiese, conosciuta mentre frequentava in quella città la scuola di guerra come ufficiale dei bersaglieri, ai quali resterà molto legato.

Dopo l’8 settembre del ’43, lascia l’esercito per collaborare con la resistenza in Emilia Romagna. 

Entra in Banca d’Italia dopo la morte del fratello maggiore in un bombardamento, a Ferrara dove dirigeva la sede dell’Istituto.

Laureato in lettere, avrebbe preferito dedicarsi all’insegnamento; resterà a lavorare in Banca d’Italia per tutta la vita, entrando a far parte dopo qualche anno, della segreteria particolare del governatore.

La sua reale passione era e resterà fino all’ultimo un’altra: Roma, la sua arte e la sua cultura, in particolare la poesia romanesca di Gioacchino Belli. Riordina i suoi oltre 2200 sonetti in un modo che nessun altro studioso aveva fatto, per temi e soggetti. Il suo lavoro è in attesa di pubblicazione.

Scrive testi di commedie e riviste che vengono rappresentate in vari teatri romani, e i suoi lavori vengono apprezzati da autori di successo, tra i quali Renato Rascel.

Alla sua morte, sicuri di fare una cosa a lui gradita, i figli decidono di regalare la sua raccolta di libri dedicati a Roma, all’Istituto nazionale di studi romani.

Il materiale è conservato presso la Biblioteca dell’Istituto dal 2021 ed è ora disponibile per la consultazione.

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Francesco Possenti (Roma, 1899-1993) è stato un poeta dialettale romanesco.  Scrisse sonetti in quartine e terzine e commedie comiche. Ha collaborato con numerose riviste e giornali (fra cui “Il Messaggero” e “L’Osservatore Romano”) e ha pubblicato sette volumi di poesie in vernacolo. E’ stato studioso dei dialetti italiani in generale, diventando fra l’altro Presidente dell’Associazione nazionale poeti e scrittori dialettali. Fu un raffinato dicitore di poesia romanesca, autore e sceneggiatore di programmi radiofonici della RAI.

Il materiale è stato donato all’Archivio storico e alla Biblioteca dell’Istituto Nazionale di Studi Romani nel 2022 da Francesco Mario Possenti ed è ora disponibile per la consultazione.

La schedatura archivistica è stata effettuata presso l’Istituto Nazionale di Studi Romani, ente conservatore dell’archivio, nel 2023. 

L’archivio è composto da 14 buste e da 186 fascicoli. La documentazione sviluppa quasi 2 metri lineari e comprende documentazione dal 1922 al 1991.

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Il fondo librario è stato donato alla Biblioteca dell’Istituto Nazionale di Studi Romani nel 2023 da Roberto Filippi ed è ora in fase di catalogazione.

il materiale consta di circa 1000 volumi su Roma. La catalogazione verrà effettuata nell’Opac RML del Servizio Bibliotecario Nazionale. 

Il materiale è stato acquisito con dono nel 2023 grazie alla liberalità e generosità della professoressa Irene Fosi, coniuge ed erede del prof. Polverini. Il prestigioso fondo conservato ora nella Biblioteca dell’Istituto Nazionale di Studi Romani, è stato collocato nella sua posizione definitiva, in attesa di essere catalogato e ne arricchisce ulteriormente il patrimonio: è composto di circa 2.100 volumi tra monografie, periodici e grandi opere.

Per renderlo fruibile ad un pubblico sempre più vasto ed eterogeneo e nell’ottica di una sempre maggiore accessibilità del patrimonio librario posseduto, sarà inserito nell’Opac RML SBN.

Leandro Polverini è stato professore di Storia romana nelle università di Siena (1970-77), Perugia (1977-90), Roma ‘La Sapienza’ (1990-92), Roma Tre (1992-2010). Laureatosi in lettere classiche all’Università Cattolica di Milano come allievo del prof. Albino Garzetti, dopo anni di insegnamento, nel 1967 ha un comando presso l’Istituto Italiano per la Storia Antica, di via Milano di Roma, diretto da Silvio Accame dove ebbe modo di utilizzare l’archivio di Gaetano De Sanctis e di contribuire a curare la pubblicazione degli Scritti minori. Ne 1970 divenne professore incaricato di Storia romana alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università dii Siena, e l’anno successivo ottenne di nuovo un comando presso la Giunta Centrale per gli Studi Storici. In tale periodo ebbe modo di studiare il carteggio di Giulio Beloc. Ha ricoperto il ruolo di socio ordinario dell’Istituto Nazionale di Studi Romani, presso il quale è conservata la sua biblioteca. Nel settembre 2023 l’Università di Roma 3 ha dedicato un convegno in memoria del suo professore emerito.